PROGETTO DOPOSCUOLA

Il progetto prevede un percorso dedicato a studenti sia italiani che di origine straniera, finalizzato a supportare gli alunni delle scuole pubbliche durante gli anni di frequenza della scuola dell’obbligo, incentrato sul recupero delle materie scolastiche con focus sulla lingua italiana. Contestualmente al progetto, la struttura è in grado di offrire un servizio di mediazione scuola-genitori per agevolare la comunicazione fra le parti.

Destinatari: Alunni di origine straniera e italiani che frequentano la scuola elementare o media.

Sede: Locali dell’Associazione Internazionale Educazione E Mediazione Culturale di Prato

Ore settimanali: Dal lunedì al venerdì 2 ore giornaliere; il sabato e la domenica 4 ore giornaliere

Orario: Dal lunedì al venerdì 16:00-18:00; sabato e domenica 09:00-13:00

Contenuti: Lezioni lingua italiana; Lezioni di recupero materie umanistiche e/o scientifiche; supporto agli studenti nello svolgimento dei compiti assegnati per casa; gioco, laboratori, attività sportive.

Docenti guida: Insegnanti in forza all’associazione, diplomati e/o laureati in materie umanistiche o scientifiche, con competenze riconosciute in lingue straniere (cinese, inglese, spagnolo) in possesso di qualifiche inerenti all’insegnamento delle lingue.

PROGETTO LABORATORI

Il progetto prevede la partecipazione a laboratori di durata limitata per offrire un’esperienza di tipo ludico-artistico di gruppo utile alla crescita individuale in ambito collettivo. Le esperienze proposte sono di vario tipo (in collaborazione con associazioni e professionisti locali) e saranno realizzate nei seguenti ambiti:

  • Danza Flamenco
  • Laboratori formativi con il cavallo
  • “Fare” Musica (realizzazione strumenti a percussione)
  • Crescere con il Teatro

PROGETTO SPORT / LUDICO - MOTORIA

Percorso Arti Marziali “WUSCUOLA”

PREMESSA

Il temine Wushu significa letteralmente “arti marziali” e si riferisce all’insieme delle filosofie e delle pratiche inerenti appunto le arti marziali orientali. Oggi il Wushu (in occidente conosciuto come Kungfu) oltre a indicare tali arti in ambito tradizionale, è la denominazione usata internazionalmente per indicare un’attività sportiva largamente diffusa sia in Asia che nel resto del mondo.

Il Wushu è l'arte dell'impiego delle proprie risorse. Per questo motivo può essere utile sia a normodotati che a portatori di handicap. Chi dispone di minori risorse presenta generalmente una particolare disposizione a sfruttare ciò che ha e la pratica delle arti marziali è senza dubbio un tipo di attività che indirizza la persona verso questo tipo di atteggiamento. Tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro condizione sono inclini a profondere impegno nell'imparare, nel fare, nell'evolvere, nel conquistare, nell'utilizzare tutto quello che hanno come risorsa, ogniqualvolta abbiano a disposizione strumenti adeguati all’apprendimento. La pratica del Wushu può essere considerata uno di tali strumenti e dimostra notevole efficacia in ambito educativo.

L’iniziativa proposta intende promuovere tra gli studenti i valori di una vita sana ed attiva che, attraverso una rinnovata cultura dello sport, e attraverso la disciplina/sport del Wushu, possono favorire l’orientamento verso corretti stili di vita e sviluppare lo spirito di cooperazione, indipendentemente dalle capacità innate dell’individuo.

INTRODUZIONE E BREVE DESCRIZIONE DEI CONTENUTI

Il Wushu è un'eredità culturale del popolo cinese che unisce indissolubilmente in sé gli aspetti dello sport, della conservazione della salute, del combattimento e della concezione filosofica del mondo tipica della tradizione storica e culturale cinese.

Wushu significa in cinese "Arte Marziale": Marziale perché consiste nello studio di tecniche applicabili al combattimento, Arte perché il suo scopo non è il conseguimento della supremazia nello scontro ma soprattutto il raggiungimento di una rara e raffinata "maestria" (gongfu o kung-fu) nell'uso del corpo.

Come le altre discipline marziali, richiede impegno e dedizione oltre che il rispetto di una serie di norme comportamentali che fanno parte oggi come nell’antichità di un codice etico volto al rispetto di sé stessi, degli altri e di qualsiasi forma di vita. Attraverso il Wushu si cerca di educare il praticante al mantenimento di un equilibrio psico-fisico, quindi di limitare gli eccessi, di comportarsi con modestia e di non prevaricare gli altri. Queste caratteristiche, applicate alla quotidianità, assumono sicuramente un importante ruolo nella crescita e nello scambio sociale.

Studiare una cultura come quella orientale, da cui ha avuto origine il Wushu, rappresenta un’occasione per ampliare gli orizzonti culturali degli alunni. Alla base del rifiuto o dell’intolleranza verso altre popolazioni c’è, infatti, la mancata conoscenza della cultura di questi paesi. Caratteristica di questo progetto è invece una filosofia che opera per accettare le “altre” culture e per integrare le persone che le rappresentano. Un confronto multiculturale può e deve essere una fonte di arricchimento sociale.

La millenaria evoluzione ha fatto sì che il Wushu sia divenuto una disciplina altamente formativa, sia dal punto di vista psicofisico sia da quello comportamentale. Nei programmi di educazione fisica dell'età scolare è presente in maniera consistente per formare i giovani dal punto di vista motorio, consentendo loro di migliorare elasticità, mobilità e coordinazione, oltre a rafforzare considerevolmente i muscoli ed il loro organismo. Il Wushu è amato per la particolarità dei suoi movimenti: lento e veloce, armonioso con ritmi ben definiti, ricco per la varietà di esecuzione è senza dubbio uno delle arti marziali più belle e spettacolari da vedere e provare.

Sotto il profilo motorio risulta assolutamente indicato per i giovani, perché garantisce un lavoro articolare, muscolare e posturale sano e corretto, favorevole alle esigenze strutturali e corporee del ragazzo, tra le altre cose predisposto naturalmente all’assimilazione ed all’esecuzione degli stessi movimenti: per queste ragioni in Cina è praticato come disciplina sportiva scolastica sin dalle prime classi.

Il Wushu costituisce poi per lo studente fonte di scoperta di nuovi movimenti, acquisizione di nuovi spazi ed esplorazione delle proprie capacità, tutto ciò condotto dall’insegnante durante l’allenamento attraverso tutti i linguaggi propri della disciplina: corporei, archetipici e verbali.

OBIETTIVI GENERALI

  • Obiettivo primo del progetto consiste nell’introdurre e far conoscere la filosofia e la pratica del Wushu.
  • Obiettivo ulteriore del progetto consiste in una sana attività motoria, concretizzata da un eccellente lavoro sulla mobilità articolare, sull’elasticità muscolare e sulla correttezza delle posture, specialmente nell’area del bacino e della colonna vertebrale, punto focale dell’attenzione dell’insegnante durante le sedute di allenamento.
  • Poiché i movimenti proposti agli studenti si basano sulla contrazione ed il rilassamento di catene muscolari correlate, ulteriore obiettivo perseguito durante gli incontri consisterà nella stimolazione alla coordinazione ed alla consapevolezza dei movimenti, del proprio corpo nello spazio e della propria posizione rispetto agli altri.
  • La pratica del Wushu, inoltre, stimola l’efficienza di gran parte delle funzioni cognitive: percezione visiva, memoria, elaborazione delle informazioni, abilità nei processi associativi, coordinazione corporea e psico-fisica, autovalutazione e, non per ultimo, senso della disciplina.
  • L’insegnamento del Wushu consente poi a ragazze e ragazzi di esprimersi, in taluni casi può rivelarsi una valvola di sfogo, permettendo la canalizzazione di un’eventuale aggressività all’interno della disciplina.

Proprio in questo specifico caso la pratica del Wushu riesce a realizzare nel ragazzo una positiva rappresentazione “pratica” delle proprie capacità, liberando risorse “bloccate”, magari, da una scarsa stima di sé, migliorando di conseguenza i rapporti con gli altri.

TEMPI

Gli incontri saranno 1 alla settimana, della durata di due ore ciascuno, in orario curricolare o altri da definire.

METODOLOGIA

Ogni incontro prevede 4 fasi di attività:

  1. Riscaldamento guidato: attività motoria di attivazione del organismo (varie andature, balzi e saltelli, giochi tradizionali e sportivi ecc...).
  2. Mobilità articolare: allungamenti guidati (stretching) ed andature specifiche per concludere ed ottimizzare la fase di riscaldamento, nonché per lavorare sui gruppi articolari principali anche attraverso giochi propedeutici.
  3. Fondamentali: lo studente osserverà i movimenti base propri del wushu, e dunque riprodurrà e ripeterà il fondamentale o il gruppo dei fondamentali. Ogni movimento introdotto, oltre al lavoro motorio e coordinativo, è in realtà contenuto all’interno della forma: l’alunno, dunque, al termine della ripetizione dei fondamentali, sarà pronto per il montaggio-ripetizione di una sequenza della stessa forma.
  4. Forma (sequenza di movimenti): all’inizio dei nostri incontri con ogni gruppo, sarà mostrata per intero la forma di base: essa poi sarà ripetuta nelle parti pertinenti durante ogni seduta di allenamento, come descritto precedentemente, dopo la ripetizione e l’acquisizione degli elementi tecnici fondamentali. L’ultima fase di ogni incontro consisterà dunque nel “montaggio” di quanto appreso durante l’allenamento dei fondamentali: l’allievo riscoprirà ogni movimento, appena appreso o conosciuto durante i precedenti incontri, all’interno della sequenza di movimenti, eleganti e frizzanti.

SEDE

La palestra o la struttura adibita alle attività sportive scolastiche.

Percorso Arti Marziali CAPOERIRA

INTRODUZIONE E BREVE DESCRIZIONE DEI CONTENUTI

La Capoeira è un’arte marziale afro-brasiliana sviluppata intorno al 1500 da schiavi africani ed indigeni in Brasile come forma di difesa personale dai loro padroni ed oppressori.

La Capoeira oggi non è una semplice arte marziale, ma una vera propria disciplina culturale.

Attraverso la sua storia e le sue peculiarità è possibile imparare musica, canzoni e suonare strumenti propri della tradizione afro-brasiliana. 

La musica e il movimento sono mezzi efficaci per coinvolgere gli alunni nell’importante percorso di consapevolezza di sé, degli altri, delle relazioni. L’attività proposta, inoltre, stimola l’espressività, la curiosità e la creatività del bambino. La vastità di questa disciplina permette a chiunque di trovare il proprio punto di forza, adattandosi alle capacità mentali, fisiche ed atletiche di chi la pratica. Questa è la vera bellezza della Capoeira, la capacità di aggregare qualsiasi tipo di persona, indipendentemente dal sesso, età, religione o provenienza.

OBIETTIVI GENERALI

Area educativo-pedagogica:


  • sviluppo della socializzazione e della capacità di instaurare relazioni (rispetto e valorizzazione delle diversità, collaborazione)

  • sviluppo della conoscenza di sé dei propri limiti e delle proprie possibilità

  • sviluppo del senso di responsabilità e rispetto verso se stessi, gli altri, il materiale e le regole

  • integrazione dei soggetti maggiormente delicati o caratterizzati da maggiori difficoltà di inserimento

Area espressivo-creativa

  • stimolazione della capacità immaginativa, creativa e di rottura degli stereotipi
  • sviluppo della capacità di comunicazione verbale e non verbale e della capacità di mettersi in gioco

Area fisico-motoria

  • miglioramento della conoscenza del proprio corpo e dei suoi movimenti nello spazio
• promuovere la capacità di percepire il ritmo, favorendo il rapporto tra movimenti e musica

  • sviluppo della coordinazione e delle capacità di concentrazione

  • attivare e sviluppare qualità neuromotorie quali agilità al suolo, equilibrio statico e dinamico, elevazione e ritmo

TEMPI

Gli incontri saranno una volta alla settimana, della durata di un’ora ciascuno, in orario pomeridiano da definire.

METODOLOGIA

L'incontro è così strutturato


  • accoglienza: all’interno di un cerchio (roda) ci si trova e ci si saluta. Si parla di aspetti della cultura afro-brasiliana in relazione alla capoeira.
  • riscaldamento: i giochi di coordinazione, i giochi delle andature e trasformazioni e i giochi ritmici portano gli alunni nel clima proficuo per prepararsi alla tecnica
  • attività centrale: la lezione di tecniche della capoeira si articola inizialmente attraverso la presentazione e la copia speculare dei movimenti di base da parte degli alunni, successivamente creando con le stesse tecniche sequenze da comporre in coppia
  • chiusura: si ritorna in cerchio (roda) dove si imparano canzoni di accompagnamento e si prende dimestichezza con gli strumenti musicali della capoeira. Si mettono in pratica i movimenti e le sequenze concludendo con energia, salutandosi e dandosi appuntamento all'incontro successivo.

SEDE

 La palestra o la struttura adibita alle attività sportive scolastiche.

INSEGNANTE REFERENTE

Federica Tagliabue, istruttrice del gruppo CAPOEIRA DA BAHIA di Mestre Cabeça (Firenze).

VERIFICA FINALE

Se concordato si potrà realizzare un saggio al termine del ciclo di incontri. Si potrà inoltre partecipare all’evento internazionale del gruppo Capoeira da Bahia che si tiene ogni anno nel mese di aprile a Firenze.  Durante questo evento si terrà la cerimonia di consegna della cintura (cordãos: sistema di graduazione della capoeira) dove oltre alla prima corda, verrà anche attribuito un “Apelido” (Soprannome) di Capoeira.

Percorso SCUOLA PINGPONG

Il progetto, in collaborazione con l’ASD il circolo Prato 2010 (Tennis Tavolo Prato) offre ai partecipanti di seguire un percorso di formazione sportiva (dallo studio dei fondamentali, al gioco individuale e di squadra) con frequenza settimanale comprensiva di due lezioni di 1 ora e 30, per tutta la durata della stagione sportiva.

Percorso SCUOLA CALCIO

Il progetto, in collaborazione con l’associazione CHIESANUOVA 1975 ASD,  offre ai partecipanti di seguire un percorso di formazione sportiva con frequenza settimanale comprensiva di due allenamenti di 2 ore, per tutta la durata della stagione sportiva.

CAMPISCUOLA - CENTRI ESTIVI

I centri estivi sono attivi da giugno a settembre e comprendono attività di vario genere, dal gioco, allo studio, alla partecipazione a gite e campi scuola. Le attività vengono svolte dalla mattina alle 9:00 fino al pomeriggio alle 18, durante la settimana e nel week-end.

Gli obiettivi comprendono:

  • Lavoro sulla costruzione del gruppo classe
  • Educazione all’inclusione e alla condivisione delle esperienze formative
  • Attività Ludiche e culturali

PROGETTO SCUOLA LINGUE

L’IIEMC tiene corsi di lingua e cultura italiana (on stage e online) costruiti e calibrati in base alla categoria ed alle esigenze specifiche dei propri studenti, finalizzati al conseguimento di una Certificazione di Competenza riconosciuta dai Ministeri dell’Istruzione dell’Interno. Attualmente proponiamo quattro diversi livelli di corsi:

I° Livello – Modulo “Alfabetizzazione”

Studiato appositamente per gli utenti che necessitano di un supporto per l’apprendimento dei primi rudimenti dell’italiano; prevede una durata di 16 ore da dividere in lezioni di due ore ciascuna, finalizzati alla comprensione della fonetica, all’ articolazione dei suoni specifici della nostra lingua, alla trascrizione delle parti minime (fonemi e sillabe) e delle nozioni più elementari di grammatica e lessico della lingua italiana (sostantivi, articoli, aggettivi qualificativi).

II° Livello – Modulo “Ingresso”

Consiste in un percorso dedicato a studenti che hanno prerequisiti minimi (alfabetizzazione italiano) o che abbiano già frequentato il Modulo Alfabetizzazione da noi proposto nel I° Livello. Prevede una durata di 40 ore da dividere in incontri di due ore ciascuna. Lo studente incrementerà progressivamente la capacità di partecipare in modo proficuo a lezioni (impostate inizialmente secondo un metodo grammaticale-traduttivo atto a fornire elementi grammaticali di riferimento per muovere i primi passi all'interno della lingua italiana), condotte sulla base di testi di italiano per stranieri, dispense, materiali audiovisivi, sotto la guida di insegnanti qualificati.

L’obiettivo è quello di portare i discenti ad un livello di conoscenza linguistica (nelle quattro abilità perviste dal Q.C.E.R.) di livello A1-A2.

III° Livello – Modulo “Soglia Sopravvivenza”

Percorso intermedio – A2-B1: destinato a coloro i quali sentano la necessità di avvalersi di maggiori strumenti di comunicazione allo scopo di integrarsi in maniera più attiva nel contesto sociale in cui vivono; La denominazione “Soglia Sopravvivenza” è infatti quella utilizzata nel Q.C.E.R. per indicare un livello di abilità (che va dal a2 al B1) nell’utilizzo di una L2 per scopi di primaria necessità. Il modulo, della durata di 56 ore da dividere in lezioni di due ore ciascuna, prevede un sempre maggiore utilizzo di strumenti audio-visivi. In questa fase, gli insegnanti, in qualsiasi momento in grado di fornire spiegazioni chiare in una lingua veicolare (inglese o lingua madre dei discenti in caso di utenza monolingue), utilizzano come guida, insieme ai volumi presenti nel livello base, altri testi di italiano per stranieri integrati con materiali autentici propriamente manipolati al fine di realizzare unità didattiche più complete ed efficaci. Il programma s’incentra, in una prima fase, sull’utilizzo dell'ascolto e del dettato (di testi brevissimi) come strumento di comprensione ed analisi della struttura ortografica e fonetica dell'italiano per un progressivo avvicinamento ad un approccio comunicativo, ed in una seconda fase, sull’introduzione di strumenti utili all’esercizio della produzione orale, quali dialogo, role-play, ecc…

IV° Livello – Modulo “Studio-Lavoro”

Elevato B1-B2: pensato per gli utenti che hanno l’obiettivo di raggiungere una sufficiente autonomia comunicativa ed una capacità di utilizzo dell’italiano per scopi professionali o di studio; prevede una durata di 48 ore da dividere in lezioni di due ore ciascuna e procede nella direzione del consolidamento dei prerequisiti o delle conoscenze acquisite nei moduli precedenti, privilegiando la “Riflessione grammaticale” attraverso l'utilizzo quasi esclusivo di “materiali autentici” e di tecniche per lo sviluppo delle abilità integrate. Tutte le fasi del corso, in forma e misura adeguate ai vari livelli, prevedono l'attivazione di laboratori culturali (scambio di lingua, visite guidate, lezioni in esterno per simulare situazioni di quotidianità) con l'obiettivo di facilitare l'integrazione degli studenti all'interno sistema sociale italiano.

Didattica

  • Lezioni frontali (on stage o online) con frequenza giornaliera in classi di massimo di 15 studenti (suddivisi per livello di competenza tramite verifica da effettuarsi almeno una settimana prima dell’inizio del corso) tenute da docenti madrelingua italiana laureati, tutti in grado di comunicare in lingua veicolare (inglese o lingua madre dei discenti in caso di utenza cinese monolingue), con esperienza nell’insegnamento dell’italiano a stranieri, integrate con varie attività a carattere culturale e ricreativo (laboratori linguistici, visite guidate, ecc…) da svolgersi sotto la guida di una apposita equipe assegnata alla funzione di “tutor” per gli studenti.
  • Verifiche periodiche
  • Scambio con studenti italiani frequentanti corsi di lingua cinese presso la nostra scuola o altri istituti presenti sul territorio.

EDUCAZIONE PARENTALE

A partire dal mese di settembre 2020 a fronte della necessità di soddisfare la straordinaria richiesta di educazione parentale causata dall’incidenza e dalla percezione dei rischi della pandemia da parte della comunità cinese presente sul territorio italiano (con densità eccezionale all’interno della provincia di Prato e località limitrofe). Tale richiesta, nel giro di poche settimane, ha superato ogni immaginabile aspettativa, prospettando un preoccupante squilibrio nelle presenze di alunni in età di obbligo scolastico all’interno della scuola pubblica e rischiando di rallentare in maniera significativa il processo di integrazione e partecipazione alla vita sociale delle seconde e terze generazioni di immigrati cinesi all’interno del sistema educativo e sociale.

Fin dall’inizio ci siamo confrontati con le autorità e con i dirigenti delle scuole pubbliche locali, rendendoci disponibili a qualsiasi tipo di collaborazione o supporto nella mediazione con le famiglie, che per altro abbiamo ripetutamente tentato senza successo, di incoraggiare a non interrompere il normale percorso di formazione dei propri figli e a frequentare le lezioni in presenza presso le scuole di appartenenza.

Vista l’urgenza di non far mancare una sorta di continuità nella formazione, forti di una lunga esperienza nell’ambito dell’educazione linguistica e culturale, ci siamo adoperati nell’organizzazione di un percorso didattico a distanza, che ricalcasse il più possibile principi e curricula educativi comuni ai vari istituti, al fine di sopperire in qualche modo al disagio nel quale moltissimi alunni si sarebbero trovati nell’arco di un breve tempo. Consapevoli delle notevoli difficoltà e carenze che la DaD comporta, sia per gli alunni che per i docenti, abbiamo dato vita ad un progetto che allo stato attuale, nell’insieme, ci pare di poter definire sufficientemente incoraggiante. La partecipazione di quasi la totalità degli alunni di tutte le classi, infatti, si è rivelata attiva e sorprendentemente consapevole dando adito ad un ceto ottimismo nella possibilità che il lavoro svolto possa essere in una qualche misura utile al proseguo della carriera futura dei nostri studenti all’interno del normale percorso scolastico garantito dalle scuole pubbliche.